
La Chiesa del Santo Sepolcro, situata nel cuore di Milano, è un luogo di grande rilevanza storica e spirituale. Fondata nel 1030 da Benedetto Rozo, un monetiere milanese, sorge sull'antico foro romano della città. Inizialmente dedicata alla Santissima Trinità, nel 1100, in seguito alla Prima Crociata, l'arcivescovo Anselmo IV da Bovisio la riconsacrò al Santo Sepolcro di Gerusalemme, riflettendo l'entusiasmo religioso dell'epoca.
La chiesa ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Nel XVI secolo, San Carlo Borromeo la scelse come luogo privilegiato di preghiera, avviando un rinnovamento che prevedeva la creazione di un "sacro monte urbano" con ventiquattro cappelle dedicate alla Passione di Cristo. Tra il 1713 e il 1719, l'interno fu restaurato in stile barocco, mentre la facciata attuale, in stile neoromanico, risale al restauro di fine Ottocento ad opera degli architetti Cesare Nava e Gaetano Moretti.
La Cripta del Santo Sepolcro, situata sotto la chiesa, è particolarmente significativa. Considerata da San Carlo Borromeo come "l'ombelico della città", la cripta custodisce una riproduzione del sepolcro di Cristo e conserva il pavimento originale del foro romano, permettendo ai visitatori di camminare sulle stesse pietre calpestate in epoca romana.
Oggi, la Chiesa e la Cripta del Santo Sepolcro rappresentano una testimonianza tangibile della storia millenaria di Milano, offrendo ai visitatori un viaggio attraverso la spiritualità, l'arte e l'architettura che hanno caratterizzato la città nel corso dei secoli.