
La Chiesa di Santa Grata inter Vites è un luogo di culto situato in via Borgo Canale 38, a Bergamo, appena fuori dalla Porta di Sant'Alessandro. Il nome "inter Vites" (tra le vigne) deriva dalla presenza storica di vigneti nella zona, distinguendola dalla Chiesa di Santa Grata in Columnellis, situata in via Arena.
Origini e Storia
Le prime testimonianze documentarie riguardanti una cappella dedicata a Santa Grata risalgono al 774, quando nel testamento del gasindio regio Taido viene menzionata una "basilica Sancte Grate" situata "prope civitate Bergomate". Successivamente, nel sinodo del 1304, si fa riferimento a un "pre Pergaminus de Sancte Grate inter vite", indicando l'esistenza di una chiesa con tale denominazione.
La chiesa attuale fu consacrata nel 1399 dal vescovo Branchino Besozzo. Nel XVI secolo, durante le incursioni dei mercenari guidati da Roberto Ambrogio Sanseverino, inviato dalla Repubblica di Venezia per rafforzare le difese cittadine, l'edificio subì gravi danni, inclusi incendi che compromisero il soffitto e il campanile. Nonostante alcuni interventi di restauro nel corso del tempo, fu solo nel 1730 che la chiesa venne completamente ricostruita su progetto dell'architetto Achille Alessandri. I lavori durarono circa due anni, conferendo all'edificio l'aspetto attuale.
Architettura e Arte
La chiesa presenta una pianta a croce greca con una sola navata e un portico esterno. La facciata, rivolta verso nord, è caratterizzata da un grande arco incorniciato da elevate lesene corinzie. Nella parte superiore si trova una trabeazione con timpano, all'interno del quale è inserito un cartiglio con la dedica a Santa Grata Vergine. Lateralmente, sono presenti statue raffiguranti Santa Grata e San Lupo, realizzate da Antonio Maria Pirovano a metà del Settecento.
Internamente, la cupola centrale domina la struttura, esaltando la pianta a croce greca. Le decorazioni della cupola furono realizzate tra il 1739 e il 1740 da Francesco Polazzo.
Significato Storico e Devozionale
La Chiesa di Santa Grata inter Vites è strettamente legata alla figura di Santa Grata, una matrona cristiana vissuta tra il III e il IV secolo a Bergamo. Secondo la tradizione, Grata fondò un ospedale nella zona per assistere i bisognosi e fu sepolta nel luogo dove sorge l'attuale chiesa. Le sue spoglie furono successivamente traslate nella Chiesa di Santa Grata in Columnellis nel 1027.
Oggi, la chiesa rappresenta una tappa significativa per chi visita la Città Alta di Bergamo, offrendo un percorso artistico e spirituale che testimonia secoli di storia e devozione.