Il Naviglio Martesana è uno dei principali canali artificiali della Lombardia e rappresenta un’opera idraulica di grande valore storico e ingegneristico. Costruito nel XV secolo, ha svolto un ruolo fondamentale nei trasporti, nell’irrigazione e nello sviluppo economico della regione.
Origini e costruzione
- La sua realizzazione fu voluta dal Duca di Milano Francesco Sforza, che nel 1443 incaricò l’ingegnere Bertola da Novate di progettare un canale navigabile per collegare Milano all'Adda.
- I lavori iniziarono nel 1457 e terminarono nel 1463, creando un collegamento tra il fiume Adda e il centro di Milano. Il Naviglio prese il nome dalla Martesana, l’area geografica che attraversa.
Estensione e percorso
- Il Naviglio Martesana ha una lunghezza di circa 38 km, partendo dal fiume Adda nei pressi di Trezzo sull’Adda e arrivando fino a Milano, dove si collegava alla rete dei Navigli cittadini.
- Attraversa numerosi comuni, tra cui Gorgonzola, Cassina de' Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Vimodrone, fino a entrare a Milano nel quartiere di Gorla.
Il ruolo storico e la decadenza
- Nei secoli successivi, il Naviglio Martesana divenne una via di comunicazione fondamentale per il commercio e il trasporto di merci, tra cui cereali, legname e carbone.
- Nel 1805, durante il dominio napoleonico, il canale fu potenziato e connesso agli altri Navigli milanesi attraverso la Conca della Martesana, consentendo la navigazione fino alla Darsena di Porta Ticinese.
- Con l’avvento delle ferrovie e delle strade, il Naviglio perse progressivamente importanza. Nel 1968, il tratto urbano di Milano venne interrato per esigenze viabilistiche, interrompendo il collegamento con la Darsena.
Il Naviglio oggi
Oggi il Naviglio Martesana è un'importante area naturalistica e culturale, con una pista ciclopedonale molto frequentata. Sono in corso progetti per valorizzarlo e, in futuro, potrebbe essere coinvolto in piani di riapertura dei Navigli milanesi, recuperando la sua storica funzione di collegamento tra la città e l'Adda.