
L’Isolotto di Ponte San Pietro è un’area naturalistica di 150.000 metri quadrati, con destinazione in parte agricola e in parte aggregativa e ricreativa, caratterizzata da un ecosistema particolare che ha permesso l’insediamento di un habitat raro nella provincia di Bergamo con la presenza delle praterie aride, di alcune specie di orchidee spontanee e anche altri tipi di fiori e arbusti.
Il nome deriva dal fatto che fino al secondo dopoguerra inoltrato l’Isolotto era realmente un’isola alluvionale, circondata su tutti i lati da corsi d’acqua che ad ogni piena portavano a valle materiale, terra, sassi e sementi tipicamente montane: oggi l’area è collegata con il centro abitato del paese ed è comunque ancora delimitata su tre lati dal fiume Brembo e dal torrente Quisa.
Il parco dell’Isolotto è un gioiello di biodiversità: il notevole interesse botanico-naturalistico è testimoniato anche da enti come l’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo e il gruppo FAB (Flora Alpina Bergamasca).
Dal 2022 l’Isolotto e Ponte San Pietro sono stati collegati a Curno e al basso corso del fiume Brembo grazie alla realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale sul torrente Quisa dedicata alla memoria di Cristina Rota e Carlo Sangalli (volontari del Gruppo Amici dell’Isolotto).