
Il Ponte Vecchio di Brembate, noto anche come Ponte di San Vittore, è una storica struttura che attraversa il fiume Brembo nel comune di Brembate, in provincia di Bergamo. Costruito tra l'XI e il XIV secolo, questo ponte romanico è costituito da due archi a tutto sesto e uno spartiacque sul lato nord, posto al centro del pilone centrale, per fendere la corrente del fiume.
Il primo riferimento storico al ponte risale al 1228, quando fu teatro di uno scontro tra Guelfi e Ghibellini, conclusosi con la sconfitta dei Ghibellini, che vennero gettati nel fiume. Nel corso dei secoli, il ponte ha subito numerose modifiche a causa delle frequenti piene del Brembo, in particolare tra il 1230 e il 1646. Una piena significativa si verificò nella notte del 19 giugno 1646, quando il livello del fiume superò di un metro il parapetto del ponte, causando danni sia alla struttura che alla vicina chiesetta inferiore di San Vittore. Il ponte fu successivamente ripristinato, come testimonia un affresco del Boticchio nella chiesa superiore di San Vittore.
Fino alla costruzione di un nuovo ponte più a valle, progettato nel 1873 e inaugurato nel 1988, il Ponte Vecchio rimase l'unico collegamento tra l'Isola Bergamasca e la bassa provincia. Da allora, il ponte romanico ha assunto il soprannome di "Put Vec", continuando a rappresentare un importante simbolo storico e architettonico per la comunità locale.
Oltre alla sua funzione pratica, il ponte è strettamente legato al vicino Santuario di San Vittore, un edificio di origini altomedievali situato in riva al Brembo. La presenza congiunta del ponte e del santuario ha caratterizzato per secoli questa area di Brembate, offrendo un affascinante connubio tra architettura civile e religiosa.
Oggi, il Ponte Vecchio di Brembate è apprezzato non solo per la sua valenza storica, ma anche per il suo valore paesaggistico, offrendo scorci suggestivi sul fiume Brembo e rappresentando una testimonianza tangibile della storia medievale della regione.