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porta di sant'agostino

La Porta Sant’Agostino è una delle quattro porte monumentali delle Mura Veneziane di Bergamo, costruite nel XVI secolo per fortificare la città alta. Situata sul versante orientale, prende il nome dal vicino complesso monastico di Sant’Agostino, oggi sede dell’Università degli Studi di Bergamo.

Storia

La costruzione della porta iniziò nel 1561, insieme alle mura, su iniziativa della Serenissima Repubblica di Venezia per difendere Bergamo dai territori milanesi sotto dominio spagnolo. Il progetto fu affidato all'ingegnere militare Bonaiuto Lorini, e la porta fu completata nel 1574. Inizialmente, l'accesso avveniva tramite un ponte levatoio in legno, sostituito nel 1780 da un ponte in muratura voluto dal podestà veneto Alvise Contarini.

Nel 1838, in occasione della visita dell'imperatore austriaco Ferdinando I, fu realizzata la strada oggi nota come viale Vittorio Emanuele II, che collega la città bassa alla porta.

Architettura

La porta è costruita in pietra arenaria grigia e presenta tre fornici: un passaggio centrale più ampio per i carri e due laterali per i pedoni. La facciata è decorata con lesene bugnate e sormontata da un timpano che ospita il Leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia. L'originale leone fu abbattuto dai francesi nel 1796 e sostituito nel 1958 con una scultura di Piero Brolis.

All'interno della porta si trovano locali che un tempo ospitavano le guarnigioni militari. Nel settembre 2024, questi spazi sono stati trasformati nel "Museo delle Mura", un percorso espositivo dedicato alla storia delle fortificazioni di Bergamo.

Fontana di Sant’Agostino

Di fronte alla porta si trova la Fontana di Sant’Agostino, realizzata nel 1574 e alimentata dalla fonte della Pioda. I nomi dei rettori cittadini dell'epoca, Francesco Longo e Marc'Aurelio Memo, sono incisi nei medaglioni ai lati del monumento.

Significato Attuale

Oggi, Porta Sant’Agostino rappresenta uno dei principali accessi alla Città Alta e continua a essere un punto di riferimento per cittadini e turisti. La sua posizione strategica e il recente restauro ne fanno una tappa obbligata per chi desidera esplorare la storia e l'architettura di Bergamo.